Cinema a Luci Rosse

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» Sanji
view post Posted on 31/1/2009, 19:54




Vago per le strade nebbiose di questa citta’, cammino quasi come un automa, ad un tratto non so perche’, vengo attratta da un cartellone di un cinema, e’ un film di quelli erotici, no, non sembra pornografico ma sicuramente un po’ spinto. Non so neanche io il perche’ ma decido di entrarci, so che e’ un’ imprudenza ma non mi interessa, anche perche’ l’ alternativa sarebbe vagare a vuoto per tutta la sera. Dopo aver fatto il biglietto entro nella sala, meravigliandomi io per prima di questa mia decisione. Ormai sono dentro, mi tranquillizza il fatto che non c’e’ molta gente, mi sistemo in una zona isolata. Il film e’ gia’ cominciato, e’ la storia di una cameriera che ha una relazione sia con il padrone di casa che con il figlio di lui, l’ uno all’ insaputa dell’ altro. Per la seconda volta vedo lei che, inquadrata in primo piano lo prende avidamente in bocca, comincio a pensare che il film non abbia niente di erotico ma molto di pornografico. Sto quasi pensando di andar via quando, guardandomi intorno noto che in tutta la sala saremmo massimo in cinque e che nelle mie vicinanze non c’e’ proprio nessuno. Decido di rimanere, anche perche’ tutta la situazione mi crea uno stato di tensione misto ad eccitazione che stimola quello che in me rimane quasi sempre nascosto, il proibito. Dopo una decina di minuti nei quali si e’ ripassato quasi tutto il Kamasutra faccio scivolare la mia mano sotto il soprabito che ho sulle gambe, abbassando la cerniera dei pantaloni infilo due dita fino ad arrivare al clitoride stuzzicandolo. Il fatto che sia dentro un cinema che guardo un film hard mentre mi tocco sfacciatamente mi crea una tale eccitazione da portarmi molto vicino all’orgasmo che manifesto con un gemito di piacere che strozzo a mala pena serrando violentemente le labbra. Rallento il movimento delle dita per non complicare ulteriormente le cose, ad un tratto mi blocco, una persona si siede affianco a me, mi gelo anche perche’ togliere la mano potrebbe far capire quello che sto facendo, rimango ferma ed immobile. Finisce il primo tempo, si accendono le luci, mi giro verso di Lui e mi scende un accidenti e’ Orlac uno con cui ho avuto una storia quindici anni fa’ e che non vedevo da secoli. La mia sorpresa diventa la sua, ci abbracciamo, e tenendomi le mani mi dice:- Che piacere incontrarti vedo che non sei cambiata sia di aspetto, perche’ sei sempre molto bella, sia di gusti perche’ ti piacciono sempre questo genere di cose. Mentre Lui continua a tenermi le mani mi rendo conto di essere imbarazzatissima e prima ancora che potessi dire qualche cosa lascia la mia mano destra continuando a tenere la sinistra che solo adesso ricordo essere quella con la quale mi stavo toccando, ancora rigorosamente fradicia dei miei umori. Vedo che Lui abbassa lo sguardo notando la cerniera dei pantaloni ancora aperta, avvicina la sua mano alla mia, la prende ed avvicinandola alla bocca ne succhia le dita facendole uscire lentamente, mi guarda fissa negli occhi e mi dice:- Hai lo stesso splendido sapore di quindici anni fa. Meno male che a quel punto si spegne la luce, il mio rossore oramai era diventato livido. Ricomincia il film, dopo un po’ di tempo di imbarazzo soprattutto mio mi riprendo, noto che Lui si disinteressa del film e mi fissa. Mi giro, lo guardo e gli dico:- Sono sposata, e Lui con un sorrisino mi risponde;- Non sono geloso, rido. Mi prende la mano, la stringe, la accompagna verso il suo membro, la poggia e preme senza lasciarla. Lo sento, e’ gia’ duro, tento di scostarla ma non ci riesco, il mio pensiero torna alla storia con Lui, rivedo il suo membro penetrarmi e tutto quello che abbiamo combinato assieme, e’ stato decisamente piacevole. D’ un tratto molla la presa, per un attimo mi rendo conto che lo sto accarezzando, allontano la mano e lo guardo nel suo viso leggo tutta la sua delusione per il mio gesto, gira la faccia verso lo schermo ed io faccio altrettanto. Credo sia trascorsa almeno una mezzora dall’ ultima volta che ho seguito il film, arrivo a questa conclusione perche’ la scena che vediamo e’ quella della cameriera che, carponi per terra e completamente nuda, viene posseduta da dietro dal padrone di casa, la scena e’ molto coinvolgente, le immagini sono in primo piano e cio’ mi fa’ rendere conto che non c’e’ finzione ma che lo stanno facendo realmente. Si vede perfettamente il membro di Lui che entra ed esce ritmicamente, completamente inzuppato dagli umori di lei, la cosa comincia ad eccitarmi. D’ un tratto sento la mano di Lui che mi accarezza la coscia, per un momento mi irrigidisco, Lui nota la mia reazione e si ferma ma solo per un attimo, riprende con cautela, scosta il soprabito fino ad arrivare all’ interno delle mie cosce, lo lascio fare, accarezza l’ inguine sfregandomi il clitoride si incunea nella cerniera ancora aperta e scosta l’ elastico delle mutandine fino ad arrivare alla mia vulva infilandoci un dito dentro, sospiro, il suo movimento cresceva mi rendevo conto che stavo per perdere il controllo, gli fermo la mano e gliela sfilo, allungo la mia gli abbasso la cerniera e glielo tiro fuori, lo guardo stringendolo, non c’e’ cosa piu’ bella di un pene eretto ed il suo era come lo ricordavo, splendido. Non posso fare a meno di chinarmi e baciarglielo, lo avvinghio con la lingua, e’ talmente eccitato che faccio fatica a tenerlo in bocca, lo faccio scivolare lentamente fuori per poi baciargli la punta, lo tengo in mano accarezzandolo e riprendo a guardare il film. Adesso sono in tre c’e’ anche il figlio, Lui e’ coricato per terra e la penetra, lei con il bacino leggermente sollevato consente all’ altro di sodomizzarla, il vedere lei in primo piano con entrambi i buchi pieni dei loro grossi membri mi fa’ venire una tremenda voglia di sentirlo dentro, accelero il movimento della mano ed allo stesso tempo sento il suo membro gonfiarsi sempre piu’ e pulsare, sta’ per godere, mi blocca e dice:- Rischi di rovinare tutto. Ascolta mi e’ venuta un’ idea, nel cinema ci saranno in tutto si e no cinque persone e sono tutti nelle file davanti, tu adesso vai in bagno ti togli i pantaloni e le mutandine indossi il soprabito e torni io ti aspetto nell’ ultima fila lì all’ estrema sinistra, vedi nel punto piu’ buio, dicendo così mi indica un punto che a mala pena vedevo” Sei matto” gli rispondo , e con voce decisa mi ribatte:- Ne hai voglia quanta ne ho io, questa e’ la sera delle delle follie non discutere vedrai che non te ne pentirai, il suo tono era di quelli che non ammettevano repliche e concluse “Prendere o lasciare” ed io al colmo dell’ eccitazione presi. Tornai dopo una decina di minuti, lo vidi nell’ angolo seminascosto dalla penombra, mi avvicinai titubante ormai ero al suo fianco, faccio per entrare nella fila per sedermi che mi blocca tenendomi per un braccio ed scostandomi il soprabito mi accarezza la vulva. Un fremito mi percorre lungo tutta la schiena, con il dito mi accarezza il solco fino ad arrivare alla vagina penetrandomi leggermente, comincia a delinearne i contorni, piu’ girava piu’ dentro la mia testa si creava un vortice le immagini del film sembravano sbiadite, sdoppiate, di botto si alza mi fa’ sedere sul poggiamani della poltrona si inchina e comincia a leccarmi, ormai sono completamente in estatsi, il fatto di fare tutto cio’ dentro un cinema mi spaventa, ma allo stesso tempo e’ l’ ingrediente principale del mio stato di eccitazione. La sua lingua mi esplorava millimetro per millimetro i miei gemiti si mischiavano a quelli della cameriera nel film. Ero cosciente del fatto che mi stavo comportando come una assatanata del sesso, come una puttana, ma quale donna nella sua vita non ha sognato di comportarsi senza inibizioni, io lo stavo facendo, ed ero cosciente del fatto che potevo anche andare oltre. Dopo un bacio con risucchio al bottoncino che mi lascia letteralmente senza fiato, si alza e mi bacia appassionatamente sulla bocca. Ci muoviamo dietro l’ ultima fila delle poltroncine, mi abbraccia da dietro riempiendosi le mani coi miei seni, mi bacia il collo pizzicandomi i capezzoli, così facendo mi obbliga a chinarmi verso lo schienale della poltroncina, poggio gli avambracci sento la sua mano che mi accarezza le natiche scosta le grandi labbra e con una leggera pressione comincia a penetrarmi lentamente, fino a riempirmi tutta. Mentre comincia a muoversi la mia posizione mi porta ad avere lo schermo di fronte, sono messa come una che affacciata al balcone guarda la gente che passa, sento entrare ed uscire per poi diventare un lento movimento circolare, il mio sangue comincia a ribollire, di fronte a me la cameriera e’ nella mia stessa posizione, si sta’ facendo penetrare dal padrone di casa e contemporaneamente sta’ succhiando il membro al figlio, guardando quelle scene immagino anch’ io di avere un membro davanti a me, di accoglierlo dentro la mia bocca gustandolo senza fare nessun movimento come se fosse un qual cosa da far sciogliere con il solo calore della bocca, nello stesso momento il suo ritmo aumenta, la mia vagina si riempie dei suoi movimenti sempre piu’ potenti, al culmine del piacere muovo la bocca come se realmente stessi succhiando l’ uccello di un altro, sento in una miriade di sensazioni il suo sperma inondare le mie pareti ed allo stesso tempo dimenando i fianchi aumento il ritmo delle succhiate. Torno alla realta’ nel momento in cui lo sento accasciarsi su di me e sussurrare:- Sei un forno di burro dove il burro non si squaglia mai. Ci ricomponiamo e andiamo verso l’ uscita, poggiato al muro noto un tipo che inequivocabilmente dopo essersi masturbato si stava ricomponendo. Per niente intimorita mi dirigo verso di lui e gli dico:- Tu ci hai guardato vero ? Questo signore sulla cinquantina mi guarda allibito e senza dargli il tempo di rispondere gli dico:- Hai visto due spettacoli il primo lo hai pagato il secondo no, diecimila, mi devi dare diecimila lire, con la faccia pallida ed incredula tira fuori dalla tasca delle banconote, mi da’ diecimila lire e si allontana spaventatissimo. Lo guardo divertita ed anch’ io guadagno l’ uscita.
 
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